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    Grammofono (1888)

    MAX TESTA
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    Grammofono (1888) Empty Grammofono (1888)

    Messaggio Da MAX TESTA Mer 12 Nov 2008 - 18:27

    Emil Berliner nella primavera del 1887 brevetta negli Stati Uniti il "Gramophone".

    L'invenzione consiste in un apparecchio con braccio grammofonico, movimento a manovella e puntina di iridio che solca il rivestimento di cera di un disco di zinco.

    Dall'originale disco di zinco bisogna però ottenere la matrice per la riproduzione in copie.

    Nel 1893, una matrice di gommalacca produrrà dischi da 17,8 cm, con una velocità di 120 giri al minuto.

    Le innovazioni si susseguono serratamente di anno in anno sino a quando, nel 1904, alla fiera di Lipsia, viene presentato il disco a due facciate.

    Bisognerà aspettare poi il primo dopoguerra mondiale per vedere, in un contesto di grande impulso tecnologico impartito al mondo occidentale proprio dalle necessità belliche, il passaggio dall'incisione meccanica a quella elettrica, la stereofonia, l'amplificazione.


    Grammofono Induphon 138 fabbricato da Industria Fabrik Gmbh di Berlino (Germania) e pubblicizzato nell'aprile 1923
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    Il mercato dei dischi, intanto, si è fatto sempre più promettente.

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    La gente compra grammofoni e dischi o cilindri; la concorrenza per i nuovi brevetti è accesissima, e così pure quella tra costruttori di grammofoni e produttori di dischi.

    Già nel 1895, Berliner aveva fondato la U.S. Gramophone Company (successivamente assorbita dalla RCA e dalla EMI), dando contemporaneamente vita a Londra, per la gestione dei diritti nel Vecchio Continente, a una filiale europea.

    In quello stesso anno, suo nipote Joseph Sanders aveva aperto uno stabilimento per la stampa di dischi ad Hannover, con filiali a Berlino, in Russia, in Austria e in seguito anche a Parigi.

    Parallelamente, in America, Eldridge R. Johnson, perfezionatore del grammofono con meccanismo a manovella, inventore della riproduzione di incisioni da matrice originale, nonché dei dischi da 25 e da 30 cm di diametro (rispettivamente della durata di 3' e 5'), fonda nel 1901 la sua compagnia: la Victor, che sarà poi RCA-Victor.

    E' questo, in sintesi estrema, il panorama discografico mondiale quando a Napoli viene inaugurata la prima etichetta da Raffaele e Americo Esposito.

    Nel 1901 nasce la Phonotype.

    Il catalogo della Phonotype si arricchisce ben presto di un repertorio vastissimo di canzoni, contribuendo all'evolversi del mercato canzonettistico su tutti i livelli: discografico, editoriale, concertistico, delle feste di piazza.

    Alcuni anni dopo la nascita della Phonotype, nel 1911, l'intuito imprenditoriale di Massimo Waber, agente a Napoli della Polyphon Musikwerke, di Wahren, non lontano da Lipsia, porterà all'insediamento di un satellite della grande casa tedesca.

    La Polyphon - diretta dal poeta Ferdinando Russo - ingaggiò i migliori autori napoletani e offrì loro contratti mensili e annuali in cambio di una produzione costante di canzoni.

    Nel 1914, quando sull'Europa s'addensavano le fosche ombre della catastrofe bellica, la Polyphon smantellò la sua organizzazione.

    Dopo la rapida ascesa e gli anni del dominio incontrastato, la parabola del grammofono inizia il suo declino.

    A partire dal 1922, si affaccia sulla scena una nuova e agguerrita concorrente: la [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link].

    Tratto da [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]



    La vita non si misura dai respiri che facciamo ma dai momenti che ci tolgono il respiro

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